Giovedì 6 febbraio
Abbiamo appreso in questo momento della scomparsa di Aldo Tortorella.
In molti nei prossimi giorni lo ricorderanno come leader politico. Uno dei più importanti dirigenti del Partito Comunista Italiano. Anch’io in questo momento sento il bisogno di ricordarlo per rivendicare la sua appartenenza alla storia della Casa della Cultura.
Come prima cosa vorrei esprime il dolore per la scomparsa di un uomo che ha dato molto alla sinistra e alla cultura italiana e con il quale ho anche avuto la fortuna di collaborare fin dai lontani anni Settanta, quando era il responsabile della Commissione Culturale del PCI.
Ma, soprattutto, ritengo doveroso ricordare il profondo legame che Aldo Tortorella ha avuto e ha sempre rivendicato con la Casa della Cultura di Milano. La sua interazione con questa istituzione culturale risale al momento stesso della fondazione e da allora non si è mai interrotta.
Abbiamo avuto la fortuna di averlo nostro ospite anche pochi mesi fa, il 16 marzo 2024, durante l’incontro che ricordava il 78° di questa istituzione. Anche in quell’occasione Tortorella ha rivendicato il suo rapporto con Antonio Banfi, fondatore e primo presidente della Casa della Cultura, e con la “scuola di Milano”, il consesso culturale animato dagli allievi di Banfi e dentro il quale è stato costruito il progetto di questo centro culturale.
Anzi, in occasione di questo suo ultimo intervento in via Borgogna, Tortorella stesso ha inserito una distinzione tra i primi allievi di Banfi che si erano via via autonomizzati e i più giovani, fra cui lui stesso, che avevano mantenuto un rapporto strettissimo con il maestro.
Il “razionalismo critico” banfiano ha segnato profondamente la sua formazione e, a detta di tutti coloro che hanno collaborato con lui, ha lasciato un segno profondo nel suo stile di direzione politica.
Da parte mia posso testimoniare la sua orgogliosa rivendicazione dei legami con questa tradizione culturale e la sua ininterrotta vicinanza alla nostra istituzione.
Caro Tortorella, ci sei stato vicino negli ottant’anni della lunga storia della Casa della Cultura. Ora che ci hai lasciato ci mancherai. Tanto.
Ferruccio Capelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA 07 FEBBRAIO 2025 |