“Quando l’anima è pronta, allora anche le cose sono pronte” W. Shakespeare
“Solo qui, nel tempo mostrato, per disperdermi” M. Benedetti
"Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l'universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è" M. Proust
"Scrivere è come correre da un innamorato" D. Maraini
La scrittura (in particolare la scrittura riflessiva, la scrittura di sé) possiede il potenziale di condurci verso paesaggi imprevisti: lo fa sia nascondendo, sia svelando, implicandoci in vertigini esplorative che ci riportano a noi stessi curiosi, spesso timorosi, sempre coinvolti nella pregnanza problematica, complessa e sorprendente dell’esistere.
Scrivere corrisponde a gesti capaci di sviluppare, promuovere, ampliare sia il pensiero, sia l’emozione, fino a far diventare la propria storia una storia pensosa, accogliente, capace di relazione, decostruzione. Con la scrittura impariamo l’arte propria della parola di dare visione e voce alla vita.
Si tratta di parole che appaiono a volte in trasparenza, che si fanno largo nella pratica del far loro spazio, attraverso un lavoro del fare e del disfare che per Maria Zambrano delimita il luogo in cui è possibile accogliere ciò che contiene e protegge una forma di luce.
Si tratta di una luce che ci appartiene e ci riguarda e che possiamo tornare ad imparare o recuperare, quasi fosse un insieme di nuovi modi del guardare, attraversando dimensioni come libertà e destino, sentire e pensare, ricordare e costruire, eros e mistero, sacro, vuoto e mancanza, dolore, perdita, speranza, bellezza.
“Ci appartiene veramente soltanto ciò che noi stessi portiamo alla luce estraendolo dall’oscurità che abbiamo dentro di noi…Intorno alle verità che siamo riusciti a trovare in noi stessi spira un’aurea poetica, una dolcezza e un mistero, i quali non sono altro se non la penombra che abbiamo attraversato” diceva Proust, maestro di autobiografia.
In un tempo incerto che ci spossessa del tempo, il corso risponderà al bisogno di pensieri coraggiosi, capaci di immaginazione e desiderio, di progettazione, riprogettazione.
Ci accompagneranno scrittura, immagine, suoni, movimenti, attraverso un percorso poetico attento all’inatteso, tra parole e silenzi.
Educarsi alla bellezza, allo sguardo, attraverso scrittura e attenzione sarà un assaggio di un lento apprendistato di quella cura di sé di cui erano maestri Foucault, Marco Aurelio, Agostino, di cura per la relazione con l’altro e con il mondo (seguendo le indicazioni di Ricoeur, Lévinas, Zambrano, Weil).
Qualcosa è cambiato e sta cambiando; la scrittura ci aiuta ad esplorare i contorni, le profondità, gli orizzonti di quel che conosciamo a volte ancora poco, altre a mena dito, ma senza saperlo.
Educarsi alla bellezza, attraverso parola,silenzio,sguardo, immagine, corpo ci permetterà di dare ascolto e spazio al nostro sapere, spesso invisibile e inascoltato che già possediamo, ma che la pedagogia dell’imprevisto e la filosofia della ragione poetica possono aiutarci ad esprimere e fortificare
Scuola di scrittura autobiografica edizione 2021 a cura di Emanuela Mancino
LA VOCE DELLO SGUARDO La scrittura come attenzione e linguaggio di un’intimità da fare e disfare
PROGRAMMA:
1. “Il tempo della povertà” (R. M. Rilke). Vuoto, inaugurazione e aurora per educare lo sguardo alla bellezza
2. “Per due che si amano logorare un po' la propria soglia di casa ... leggermente.” (R. M. Rilke). Passaggi, attraversamenti: lo spazio della soglia
3. “Il tempo del dicibile, qui è la sua casa” (R. M. Rilke). Meta-narrazioni e mitobiografie: parlare di storie di altri per parlare di sé.
4. “La nostra pienezza si compie lontano, nello splendore degli sfondi” (R. M. Rilke). Per una poetica del frammento
5. “Nulla è sicuro. Ma scrivi” (A. Fortini) Scrivere tra sparire e salvare
6. “Scrivere è affrontare un volto sconosciuto” (E. Jabes). Tra dimora ed esilio: lo sviluppo della storia come viaggio esistenziale
TUTOR del percorso: Elisa Asnaghi
Gli incontri si svolgeranno online, attraverso la piattaforma webex. I partecipanti riceveranno di volta in volta gli inviti a partecipare. Sarà necessario scaricare l’applicazione/programma Cisco Webex. Prima dell’avvio del percorso, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni da seguire.
calendario degli incontri: 26 gennaio, ore 20.00 - 21.45 circa 9 febbraio, ore 20.00 - 21.45 circa 23 febbraio, ore 20.00 - 21.45 circa 9 marzo, ore 20.00 - 21.45 circa 23 marzo, ore 20.00 - 21.45 circa 13 aprile, ore 20.00 - 21.45 circa
Il gruppo di ricerca sulle Trame Educative è composto da: Elisa Asnaghi, Maria Laura Belisario, Ornella Castiglione, Elvis Crotti, Giovanna Dal Grande, Daniele Delfino, Barbara Di Donato, Monica Gilli, Silvia Vergani.
Iscrizioni entro il 25 gennaio 2021 inviando copia del bonifico del contributo di 150 euro a info@casadellacultura.it IBAN IT 79 C 03069 09606 1000 0012 4484
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