Ieri ha avuto avvio la nuova edizione della Scuola di Scrittura Autobiografica alla Casa della Cultura, diretta da Emanuela Mancino
LA VOCE DELLO SGUARDO La scrittura come attenzione e linguaggio di un’intimità da fare e disfare
"Il numero dei partecipanti, il loro entusiasmo, il desiderio di scrittura e condivisione e occasione per dar senso e tenere o riprendere il filo sono stati travolgenti.
Per la prima volta il corso si duplicherà, dando luogo a due percorsi paralleli.
Questo consentirà una conduzione attenta, tesa alla costruzione di un percorso condiviso all'insegna della scrittura, ma anche del suo senso di evento, responsabilità, relazione, cura di sé e del mondo. Per tornare ad abitarlo - davvero e con profondità- in modo poetico.
Il percorso ha preso avvio da una riflessione sul ruolo del poeta nel tempo della povertà.
Le parole povere ci aiuteranno a rendere più puliti i pensieri, a darci pace nel travaglio della forma. Potremo stare più accanto a noi stessi.
Per arrivare man mano a parole che si nutriranno del bulbo di questa intensità che va protetta per dirsi bene, per fiorire a primavera, per stare a riparo dalla chiacchiera, per proteggersi dal vaniloquio, per restituire natura sorgente alla voce. Per insorgere
Il grande successo di questa edizione ci arriva come un segnale, una richiesta ed anche un monito: è necessario incontrarsi nella parola che dia senso, direzione. È necessario costruire, nelle parole, continuamente e rinnovandole, una memoria, un futuro, un presente che siano attenti al tu, al noi, a ciò che è sacro perché è legame. Tanto più ora che siamo chiamati a ricostruire un senso di uno stare al mondo con rispetto, stando vicini alle cose e agli altri con gesti attenti a quell'incolmabile distanza che sempre renderà l'altro altro e misterioso ciò che non comprendiamo."
© RIPRODUZIONE RISERVATA 27 GENNAIO 2021 |