Ferruccio Capelli  
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ECOSOCIALISMO E GIUSTIZIA SOCIALE


La proposta politica e culturale dell'ultimo libro di Occhetto



Ferruccio Capelli


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Achille Occhetto ha scritto molto negli ultimi anni: libri sempre interessanti, mai banali, che abbiamo di volta in volta letto e commentato con attenzione.

Questa volta, con il suo ultimo libro “Perché non basta dirsi democratici” (edizioni Guerini e Associati, 2022) ha fatto qualcosa di più: ci ha lasciato, come dice testualmente nelle ultime righe, il “suo testamento”.

Occhetto, un uomo che ha avuto grandi responsabilità politiche, si interroga sul passato del movimento di cui ha fatto parte. Ne sottolinea senza indulgenza gli errori, ma con giusto orgoglio aggiunge che la storia del movimento operaio non può essere ridotta a una catena di sconfitte. Essa ha impresso un segno alle vicende storiche dell’Ottocento e del Novecento e ha ottenuto conquiste di grande portata. Soprattutto, ecco il cuore della sua argomentazione, nei valori che hanno animato e sorretto quel potente movimento storico si può rintracciare ancora una “scintilla” che potrebbe risultare preziosa anche nell’affrontare una realtà profondamente cambiato.

Il libro scava in profondità sulle dirompenti novità dei nostri tempi. La globalizzazione e le nuove straordinarie conquiste della scienza e della tecnica hanno ridisegnato il mondo, nel bene e nel male. Esso deve essere affrontato per quello che è, con le sue inedite potenzialità, ma anche con le nuove drammatiche contraddizioni, ad iniziare dalla crescita vertiginosa delle disuguaglianze e dalla inquietante ed epocale crisi climatica e ambientale.

Servono idee nuove, occorre un nuovo progetto che tenga assieme, inestricabilmente collegati, equità, diritti e ambiente. Per questo, ecco un punto decisivo della argomentazione di Occhetto, bisogna rimettere in discussione lo sfrenato soggettivismo dei nostri tempi, ovvero quella insopportabile leggerezza della politica fatta solo di leaderismo e di politicismo, svuotata di analisi approfondite, incapace di incidere sulle strutture economiche e sociali.

Si tratta, aggiunge l’autore, di ricostruire una “nuova narrazione”, capace di coinvolgere le menti e i cuori, di delineare una visione complessiva per il futuro. “una narrazione – precisa – sul destino dell’uomo e della libertà nel mondo della tecnica”. Occhetto suggerisce un nome per questa nuova narrazione: “ecosocialismo”. Dove la vera novità sta nell’avere incistato nella nuova espressione il vecchio sostantivo “socialismo”. L’autore sa che con questa proposta sta andando controcorrente. In questi anni in pochi – viene ricordato il filosofo tedesco Axel Honneth - hanno avuto il coraggio di riproporre le idee, i valori, il nome stesso del socialismo.

Ma, aggiunge Occhetto, alla fin fine “poco importa se le generazioni future chiameranno questa narrazione socialismo”. Ciò che conta è che “chi si sente erede di quella tradizione, sia esso comunista, socialista, democratico di sinistra o genericamente progressista, sappia riallacciare il discorso tra passato, presente e futuro”.

Perché ciò che davvero conta è che riprenda corpo un “movimento reale per l’effettiva liberazione umana”.

Trattasi di argomentazioni forti e impegnative. Con uno stacco dal linguaggio oggi dominante. Ma proprio questa “inattualità” trasforma il testo di Occhetto in uno stimolo straordinario alla riflessione e alla ricerca.

Per questo ne discutiamo volentieri, con l’attenzione dovuta, in Casa della Cultura, martedì 12 aprile quando con Occhetto si confronteranno Ezio Mauro, un protagonista della vita pubblica, due studiosi come Mario Ricciardi e Nadia Urbinati e una giovane con rilevanti responsabilità politiche, Silvia Roggiani.

 


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06 APRILE 2022

 

Martedì 12 aprile 2022
ore 18.30
in presenza e diretta streaming
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Presentazione del libro

Achille Occhetto
PERCHÈ NON BASTA DIRSI DEMOCRATICI
Ecosocialismo e giustizia sociale
(Guerini e Associati)

dialogano con l'autore

Ezio Mauro
Mario Ricciardi
Nadia Urbinati

coordina Silvia Roggiani