Negli ultimi anni, a partire da quello spartiacque rappresentato dal superamento del secolo e con la conseguente accelerazione degli anni dieci, il dibattito culturale si è definitivamente spostato grazie anche all’avvento prepotente dei social dalla carta alla rete. La crisi della politica nelle sue strutture e nelle forme conosciute nel Novecento e quella delle riviste ormai ridotte al lumicino e decisamente periferiche o di carattere specialistico hanno portato alla nascita dei blog culturali nelle loro forme più varie e ancora inedite. Certamente la forza culturale della carta non si è estinta ed è ben lungi dal rischiarne la scomparsa, ma è evidente come le voci nuove e i temi più innovativi attraversino oggi prima la rete e solo in seconda battuti quelli che per per almeno due secoli sono stati i luoghi canonici del confronto.
La Casa della Cultura con cheFare ha così deciso di organizzare una serie di quattro incontri in cui portare attorno ad un tavolo i principali protagonisti del dibattito culturale italiano oggi in rete: Nazione Indiana, Lavoro Culturale, Doppiozero e Le parole e le cose sono tra i blog culturali collettivi più famosi e seguiti, con loro si confronteranno anche i rappresentanti di altre realtà culturali online da Rivista Studio a Gli Stati Generali fino a battitori liberi capaci di influenzare il dibattito grazie alla loro capacità di penetrazione in rete, veri e propri influencer culturali come Federico Novaro, Claudia Vago, eFFe e Flavio Pintarelli.
Gli incontri tenteranno ognuno di indagare in profondità le peculiarità di una produzione culturale che si basa attraverso una continua sperimentazione nei contenuti come nelle forme e in un stretto e attivo confronto coni propri lettori. Cosa significa quindi fare cultura in rete e come la si condivide attivando lettori e pubblici attraverso uno scambio proficuo e reciproco. Come si costruisce una rivista e quale politica culturale è possibile perseguire nello spazio infinito della rete che è però al contempo potenzialmente fortemente controllato da grossi gruppi in grado di gestire e veicolare l’opinione pubblica.
Quattro incontri che hanno l’obiettivo di aprire un confronto aperto e franco sugli spazi possibili e sulla responsabilità stessa di un’azione culturale che oggi in Italia deve far fronte ad un drammatico conflitto generazionale, ad un attacco diretto ai diritti di cittadinanza e che vede nella scuola, nel lavoro, nella salute e nei diritti dei migranti i punti nodali di un dibattito ineludibile. © RIPRODUZIONE RISERVATA 05 OTTOBRE 2015 |