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UNA STRAGE SILENZIATA


La necessità sottaciuta di una nuova campagna vaccinale



Pino Landonio


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15.000 morti. Tante, nell’anno 2023, le vittime del Covid (circa cinquanta al giorno). Eppure, nessuno ne parla. Il covid cambia faccia, non perde, anzi acquista capacità contagiante. E chi se ne frega… tanto, ormai, non si comporta come una comune influenza? Peccato che la letalità dell’influenza sia, grosso modo, dell’uno per mille, mentre quella del Covid, sempre grosso modo, dell’uno per cento. Ma…cui prodest? Non a un governo che si è fatto forte dei voti dei no-vax, e che ha messo in piedi una commissione parlamentare d’inchiesta tutta volta a manganellare l’operato del “cattivissimo” ministro Speranza, di Giuseppe Conte e, perché no, di Mario Draghi, reo di aver avallato l’adozione del green pass obbligatorio. E dunque in perfetta linea con queste premesse che senso può avere enfatizzare il rischio di un Covid tutt’ora presente e reso solo meno temibile dalla quota di italiani vaccinati dai precedenti governi? Già, il vaccino. Tutti gli esperti in materia hanno suggerito la necessità di una nuova campagna vaccinale per rinforzare le resistenze dei soggetti a maggior rischio (per età, perché immunodepressi, o per altre patologie): ma avete sentito la giusta enfasi in questa direzione, la predisposizione di campagne mirate, o anche solo di giornate in cui concentrare le vaccinazioni? Niente di tutto questo. Sordina. Per non dire del ripristino di qualche misura, almeno, preventiva: l’uso di mascherine negli ambienti affollati chiusi, il ripristino della norma della sanificazione delle mani… si preferisce navigare a vista, contando sulle nebbie della informazione e, soprattutto, della disinformazione.

Che ne sarebbe stato se simili maitre a penser avessero dovuto affrontare dall’inizio la pandemia? A quale immane tragedia saremmo andati incontro? Altro che 150 mila morti!

Eppure il consenso alla Meloni, sulla base dei sondaggi, non accenna a diminuire. Evidentemente non ci siamo ancora stancati di ballare l’ennesimo ballo a bordo del Titanic.

 

Pino Landonio
Nato nel 1949, padre di due figli e nonno di 5 nipoti. Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1973, e specializzato in Ematologia (1978) e in Oncologia (1986). Ha lavorato come ematologo e poi come oncologo all’Ospedale Niguarda, dal 1975 al 2006. Dal 2005 al 2010 è stato Consigliere Comunale a Milano. Dal 2011 collabora con l’Assessorato al Welfare del Comune di Milano e coordina, a Palazzo Marino, l’iniziativa “Area P” (incontri mensili di poesia). Ha pubblicato, per Ancora, tre raccolte di “Dialoghi immaginari” con poeti di tutti i tempi e paesi (2015, 2017 e 2019) e “Guarda il cielo”(30 racconti, 2016). Ha inoltre pubblicato "Modello Milano " (Laurana, 2019); "Modello Lombardia?" (Ornitorinco, 2020); "E la gente rimase a casa" (La mano, 2021). (ndr)


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02 GENNAIO 2024