LE PAROLE CHE CI TOCCANO. SEGNI, INDIZI E GRAFFI DEL SENSO
E (…) nel silenzio e dal silenzio che l’io, il mondo e la parola emergono, tra loro originariamente uniti. Così come il mondo non è mai davanti a me, ma sempre mi circonda e mi attraversa, così come non faccio che vedere il mondo provenendo dal cuore del mondo, altrettanto accade alla parola. Essa non parla se non dal silenzio del mondo e del silenzio del mondo: quel silenzio che la parola custodisce e reca in sé; quel silenzio che è così raro e difficile saper ascoltare. Sembra allora giusto dire che la virtù prima (del filosofo, n.d.r.) non è la parola, bensì l’ascolto, non è la ragione espressa, ma l domanda silenziosa con il suo carico di angoscia e stupore
C. Sini. Il gioco del silenzio
Le parole danno concretezza ed un silenzio che non ha nulla di astratto o di metafisico. Le parole ci permettono di abitare l’incontro che abbiamo con noi stessi.
Le parole della nostra scrittura diventano il corpo fisico che maneggiamo per dare ospitalità alla nostra presenza, al nostro sentire; sono traccia scritta dei nostri cambiamenti e delle nostre itineranze.
Le parole che ci toccano sono le parole della vicenda umana che abbiamo in sorte, ma anche le parole che tocchiamo per dar forma ad un altro modo di dar senso alla nostra storia.
Le parole ci toccano perché sono vocaboli sensibili, corpi tattili che salvano, che salviamo, che hanno memoria, che ordinano o disordinano il mondo, lo testimoniano e lo rappresentano. Lo consegnano o lo tengono in disparte.
Quando le parole ci toccano, siamo chiamati alla responsabilità della prima persona, con tutta la sua spaventosa o esuberante pienezza: allora siamo chiamati a trovare una voce, la nostra, che sappia richiamare il silenzio a diventare, riprendendo Sereni, uno strumento umano. Le parole, allora, possono attraversare la vita rendendoci “viandanti stupefatti”, esperti nello sporgerci su quelle forme del procedere a tentoni nel dire di noi, affacciandoci sui segni, gli indizi e i graffi del senso.
Programma
- 3 aprile Gli alfabeti del mondo. “Ho una tale sensazione di solidarietà con tutto ciò che è vivo, che non mi sembra importante sapere dove l’individuo cominci o finisca…” A. Einstein
-10 aprileaprile Richiami della memoria. “Sto seduto in camera mia, nel quartier generale del rumore di tutto l’appartamento: odo sbatter tutte le porte…” R, Barthes
- 17 aprile Scrivere, tra indizi ed esplorazioni. Tra le “figure sognanti in perplessità, il gran lampadario che pende in mezzo al salone e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto” G. Gozzano
- 24 aprile Racconti sotto traccia. Aveva ragione Tolstoj? (O) vogliamo rivisitare un incipit di famiglia per riscrivere la nostra storia?
- 2 maggio Molto rumore per nulla. Stringersi al luogo dove si sta, nello spazio della scrittura, “nella risacca di erranti parole” P. Celan
Le lezioni si svolgeranno dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Tutor e diarista: Elisa Asnaghi
Il corso è diretto e condotto dalla prof.ssa Emanuela Mancino, docente di Filosofia dell’educazione e di Pedagogia della comunicazione presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa”. Collaboreranno con lei alcuni membri del gruppo di ricerca Trame educative.
Il gruppo di ricerca sulle Trame Educative è composto da: Elisa Asnaghi, Maria Laura Belisario, Ornella Castiglione, Elvis Crotti, Emanuele Fusi, Giovanna Dal Grande, Daniele Delfino, Barbara Di Donato, Monica Gilli, David Manna, Silvia Vergani.
Al termine del percorso saranno presentati i seminari residenziali che si svolgono, come ogni anno, presso il Convento dei Cappuccini di Monterosso. La Scuola di sguardo, scrittura e bellezza è infatti il naturale proseguimento del percorso presso la Casa della Cultura e si articola in laboratori indipendenti.
Iscrizioni entro il 29 marzo 2024 inviando copia del bonifico del contributo di 150 euro a info@casadellacultura.it IBAN IT 79 C 03069 09606 1000 0012 4484
Sono previsti sconti per gli studenti
Associazione Casa della Cultura – Via Borgogna 3 – 20122 Milano 02 795567 e-mail: info@casadellacultura.it - www.casadellacultura.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA 27 MARZO 2024 |