|
|
E' un mesto dovere dare inizio a questa rubrica facendo qualche considerazione su un'operazione editoriale che esprime icasticamente di che morte stiamo morendo. Sabato 14 marzo Il Giornale ha offerto ai suoi lettori Il Corano 'spiegato ' da Magdi Cristiano Allam come allegato di una collana di perle definita pomposamente 'Biblioteca delle libertà '. Ognun sa quanto 'libera' sia la stampa, specie in Italia e in questi tempi di crisi ... Una spiegazione del Corano potrebbe certamente ambire tuttavia a liberare questo grande codice dell'umanità non soltanto dall'abuso scriteriato che di alcuni suoi versetti fanno i tagliagole di turno, ma soprattutto dalla cappa d'intoccabilità che lo sterilizza anche a svantaggio dei suoi stessi seguaci e dal baratro di supponente ignoranza con cui viene tirato in ballo ormai praticamente da chiunque. Ma nulla di ciò troviamo nella quarantina di striminzite e abborracciate pagine della 'spiegazione ', seguite dalle 400 della dignitosa traduzione annotata del compianto padre salesiano Cherubino Mario Guzzetti. Il 'gran comento ' si apre facendoci rilevare che nelle 5 preghiere giornaliere, i musulmani ripetono per ben 17 volte il primo breve capitolo del Corano il cui contenuto essenziale sarebbe la condanna verso ebrei e cristiani. Peccato che questa antica sura risalga al primo periodo della predicazione del Profeta, tutto teso a presentare l'islam in continuità coi precedenti monoteismi abramitici in funzione anti-pagana. Approfittare dell'occasione per sconfessarne tale errata e tendenziosa interpretazione naturalmente non è stato affatto preso in considerazione dal sagace prefatore che da subito ha cominciato ad allinearsi, per restarvi coerentemente, al 'verbo ' dei fondamentalisti. Del resto, a suo stesso dire, l'islam 'moderato '(qualunque cosa possa intendersi con questa infelice espressione) non esiste, quindi chi non la pensa come lui e i suoi qualificati referenti tagliagole non solo non è moderato, non è nemmeno musulmano, ma soprattutto neppure esiste. Ne consegue che l'Egitto 'laico ' di cui ha nostalgia è stato tale per merito di Bonaparte, del Canale di Suez e - bontà sua - anche del presidente Nasser, ma solo in qualità di repressore dei Fratelli Musulmani. Sul fatto che questi ultimi ci siano ancora mente il nasserismo (che aspirava all'unità, all'indipendenza e allo sviluppo del mondo arabo) sia morto e sepolto naturalmente neppure una parola, salvo la deprecazione della bizzarra ostilità del Rais nei confronti d'Israele. La stessa mamma dell'autore, pur donna 'staordinaria ', musulmana 'osservante e assai zelante' 'avrebbe avuto il solo merito di mandarlo con grande sacrificio alle scuole cristiane dove però trovava 'valori condivisibili ', dimostrando una moderazione impossibile tanto ai suoi tempi, quanto ai nostri in cui tali scuole ancora operano in Egitto, frequentate soprattutto da musulmani che come lei vengono così derubricati quali capricci del caso ed eccezioni che confermano la regola, similmente al padre definito con un ossimoro 'musulmano laico '! Ma torniamo al Corano: in una recente trasmissione televisiva cui ho partecipato Magdi Cristiano Allam ha candidamente affermato che dovrebbe essere 'messo al bando ' (?), ma non potendolo ovviamente neppur immaginare se non tramite una riedizione elevata all'ennesima potenza del Nazionalsocialismo, in queste poche paginette ci si limita a denigrarlo 'in modo pacato e assolutamente oggettivo '. Madamine il catalogo è questo: 1. Allah non l'ha inventato Maometto, ma era il supremo Dio degli arabi anche prima di lui (come se le nostre chiese non riportassero sulla facciata il classico e pagano D.O.M. che usualmente indicava Giove) 2. Dice tutto e il contrario di tutto (anche in questo caso contrariamente ad altri testi sacri che seguirebbero sempre logiche ferree e adamantine) 3. Il suo messaggio sarebbe unicamente la guerra agli infedeli (26 versetti de-contestualizzati su oltre 6mila) 4. e l'annientamento di ebrei e cristiani (16 versetti de-contestualizzati su oltre 6mila) 5. coi quali sarebbero possibili solo temporanee tregue, ma mai la pace (versetti fuori tema che parlano solo dei pagani) 6. in un conflitto nel quale Allah stesso e Maometto sono i supremi capi e combattenti (quanti santi Patriarchi della Bibbia han combattuto al fianco di Dio e degli angeli?) 7. tanto che i due sarebbero 'quasi sullo stesso piano' (islamicamente, una bestemmia). 8. Dopo tanta violenza, un po' di sesso non guasta... e si passa così alle 9 mogli del Profeta, mente gli altri devono accontentarsi di 4 (che alcuni paesi islamici proibiscano da decenni la poligamia e che altrove sia quasi scomparsa ovviamente è irrilevante) 9. abbinata ai soprusi di genere invece notoriamente assenti in tutte le altre tradizioni religiose e soprattutto nella nostra idilliaca società moderna e superiore 10. per finire con la presa in giro di alcune immagini 'materialiste ' del Paradiso che invece tutti gli altri avrebbero sempre e solo considerato pura beatitudine spirituale 11. così come la legittimazione della schiavitù parrebbe esclusiva coranica. 12. Sul divieto di rappresentare Maometto gli tocca tuttavia riconoscere che dai tempi antichi e fino a oggi le cose son spesso andate diversamente , ma che si debba comunque finire a stragi come quella di Parigi resta un dogma 'in modo pacato e assolutamente oggettivo ' indimostrato 13. soprattutto a danno dei giornalisti (Cicero pro domo sua) 14. in un'indecente complotto basato soprattutto sulla corruzione. Mi par giusto fermarmi qui, anche perché i commenti (come le sentenze) non si commentano, ma soprattutto poiché questo referto autoptico di come può ridursi il pensiero si commenta da sé. © RIPRODUZIONE RISERVATA 18 MARZO 2015 |