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INCONTRO CON KHALED KHALIFA


Contro i nuovi stereotipi: quando la letteratura ritrae l'umanità






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L'affollato incontro che si è svolto alla Casa della Cultura con lo scrittore siriano Khaled Khalifa ha rappresentato un'occasione straordinaria per ascoltare una testimonianza diretta dall'interno del martoriato Paese arabo. L'autore, infatti, continua a risiedere a Damasco nonostante alcuni dei suoi libri raccontino da tempo e senza mezzi termini la realtà conflittuale che fin dagli anni '80 ha prodotto scontri e repressione in un vortice di crescente violenza, apparentemente senza sbocco.

Il pericolo maggiore, guardando alle vicende dei popoli mediorientali, è quello di cadere in nuovi stereotipi: così come un tempo prevaleva l'approccio esotista che immaginava tappeti volanti e lampade magiche, oggi tutto sembra ridursi a esplosioni, torture e distruzione.

Il merito e il ruolo della letteratura è quello di ritrarre l'umanità dei personaggi, colti nella loro vita quotidiana e relazionale ben oltre le vicende politiche che pure li vedono coinvolti.

Per questo, rispetto alla cronaca mediatica, le opere narrative sono destinate a rimanere nel tempo.

Il romanzo di Khaled Khalifa "Elogio dell'odio" (ed. Bompiani) ha conosciuto un successo inatteso anche fuori dal mondo arabo, con numerose traduzioni e ristampe in molte lingue.

Alla presentazione erano presenti parecchi siriani, venuti anche da fuori Milano, cosa piuttosto rara anche in eventi che abbiano tematiche simili.

Anche questo ci ha confermato l'autorevolezza del nostro Ospite e ha prodotto uno scambio di idee ricco e interessante che speriamo possa continuare nei prossimi appuntamenti

 


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12 APRILE 2016