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IN RICORDO DI TZVETAN TODOROV


Per un umanesimo integrale 'ben temprato'






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Siamo stati raggiunti dalla notizia della scomparsa di Tzvetan Todorov: lo ricordiamo con viva commozione. Con lui abbiamo avuto la fortuna di discutere più volte in Casa della Cultura. Speravamo di poterlo avere nostro ospite anche per il nostro Settantesimo: Tzvetan, dopo qualche incertezza, aveva declinato l'invito perché non si sentiva bene, ma, ci aveva detto, avremmo avuto altre occasioni per incontrarci e discutere. Non sarà più possibile. 

Noi ora possiamo solo ricordare la sua lezione: la sua attenzione alle "altre" culture, cui ha dedicato libri fondamentali, da "La conquista dell'America. Il problema dell'altro" fino a "La paura dei barbari. Oltre lo scontro di civiltà" e il suo sguardo indagatore sulle vicende più inquietanti del Novecento europeo. In tanti saggi, da "Memoria del male, tentazione del bene" fino a "Resistenti. Storie di donne e uomini che hanno lottato per la giustizia", ha scavato gli abissi del male e le infinite risorse con cui gli esseri umani hanno saputo reagire. 

A tutti noi lascia il messaggio di un umanesimo integrale: amava definirlo "ben temprato". E l'invito a coltivare lo spirito critico, in tutte le direzioni, senza fanatismi ma anche senza indulgenze. 

 


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08 FEBBRAIO 2017