Angela Merkel e la Germania son spesso messi sul banco degli imputati per il malfunzionamento dell'Unione Europea... Confesso di capire poco di politica e nulla di economia. Ma una cosa la so perché l'ho vissuta in prima persona e la voglio raccontare, poi ciascuno ne dedurrà le conclusioni che gli parranno opportune.
Giovane profugo palestinese, cristiano, grazie alle suore giunge in Italia dove per 10 anni non è neppure riconosciuto come apolide (qual è, visto che la famiglia si è trasferita in Egitto già dal 1948 e il Paese del Nilo li ha accolti, ma senza dar loro la cittadinanza). Lavora in nero per uno dei tanti italiani che piangono e fottono, come si dice a Napoli: gli immigrati rompono ma si può farli lavorare senza pagar le tasse (e lo Stato approva).
Mi trovavo a quel tempo al Ministero degli Interni come consulente (gratuito, ovviamente) e son riuscito a fargli riconoscere almeno l'apolidia (per la cittadinanza i 10 anni trascorsi non erano conteggiabili...). È così tornato ad essere un essere umano e naturalmente è subito tornato al Cairo per rivedere dopo tanti anni gli anziani genitori e il resto della famiglia. Poi gli è venuta la geniale ispirazione di andare a trovare parenti in Germania. Conoscendo 5 lingue è stato assunto subito in 1 giorno (DICASI UN GIORNO), gli è stata fatta subito l'assicurazione sociale e fissato un appuntamento all'Ambasciata tedesca a Roma dove ha regolarmente e puntualmente trovato il visto adeguato.
Lavora ormai da anni lassù. Dieci anni d'inferno italiano paragonati a un sol giorno tedesco mi par spieghino e magari giustifichino pure chi a ragione è la locomotiva dell'unione europea. Il resto mi paiono elucubrazioni lontane dalla realtà dei fatti. Potrete contestare la Merkel e la Germania solo quando saprete fare almeno quanto loro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA 10 FEBBRAIO 2017 |