Mercoledì prossimo, il 27 maggio, alle ore 18 ci stringeremo attorno a Fulvio Papi. Vogliamo festeggiare con lui il suo ottantacinquesimo compleanno e ringraziarlo per il lungo, ininterrotto e generoso impegno pubblico, culturale e civile.
La sua vita, lunga e intensa, si è intrecciata profondamente con quella della Casa della Cultura. Egli è stato allievo di Antonio Banfi, del grande filosofo che ha fondato questa istituzione e vi ha impresso un marchio indelebile: fu suo assistente all'Università e dopo la morte del maestro ha continuato con tenacia a valorizzarne il lascito culturale.
Fulvio Papi era ancora un ragazzo liceale quando mise piede in via Filodrammatici nella nostra prima sede. Da allora il suo rapporto con la Casa della Cultura non si è mai interrotto. Cominciò a collaborare prestissimo e, con il passare degli anni, è diventato un punto di riferimento dell'attività culturale di via Borgogna.
Negli ultimi trent'anni, raggiunta un'indiscussa autorevolezza culturale nel panorama filosofico italiano, ha animato ininterrottamente gli incontri filosofici in Casa della Cultura: per trent'anni ha curato e diretto un 'seminario ' di incontri filosofici in cui si sono confrontati i più autorevoli studiosi italiani.
Ogni giorno, per tanti anni, il suo straordinario bagaglio di competenze culturali è stato a disposizione di chi ha frequentato e ha diretto la Casa della Cultura. Le conversazioni con Papi, i suoi consigli elargiti sempre con garbo, con discrezione e con generosità, hanno arricchito più generazioni di studiosi e di operatori culturali.
Oggi Fulvio Papi si avvicina agli ottantacinque anni. A noi tutti sembra giusto raccoglierci un attimo attorno a lui per manifestargli la nostra riconoscenza. Come è giusto fare nei confronti di una persona che riconosciamo come maestro per i suoi 'oltre sessant'anni di impegno culturale e morale '. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 MAGGIO 2015 |