IL SOGNO DELLA GIOVINEZZA RICORDANDO CINI BOERI

Mi ha colpito la morte di Cini Boeri. Una delle prime persone conosciute a Milano a cui mi aveva indirizzato Silvia Vegetti. Aveva fatto un progetto meraviglioso, che ancora conservo come un quadro, per un sottotetto che in realtà non esisteva. Mi avevano truffato ma io non lo sapevo. L'ho pagato quel progetto, credo meno degli standard a cui lei era abituata dato che era già famosa.

Lei è legata a quel sogno, una casa bellissima a Milano, una casa di carta per la bambina che aspettavo. A quel sogno è legata per me e alla giovinezza inesperta che lei aveva compreso.

Mille altre cose resteranno di lei. Le lampade regalate alla Casa della Cultura, le deliziose posate che ho regalato a un'amica per le sue nozze, il divano di tante feste di una casa amica. Ricordo ciò che conosco, certamente poco del suo tanto lavoro.

È in qualche modo una fortuna morire lasciando tante splendide tracce. Di cui la ringraziamo.