UNA FORZA E UNA SPERANZA

Mi sono destato con un pensiero che potrei riassumere così: ci sono nel mondo molte persone che, se ne avessero l’occasione, non esiterebbero a uccidermi. E la semplice ragione è il mio essere europeo, figlio di una cultura al tempo stesso laica e cristiana. Queste persone sono in guerra contro di me e contro quelli come me. Ma io, proprio come appartenente alla mia tradizione e alla mia storia, che ha attraversato tragedie e grandezze senza pari, non sono e non posso essere in guerra con loro e per principio con nessun essere umano vivente sul pianeta. Questo oggi può sembrare, e in certo modo è, una nostra debolezza. Ma nel suo cuore si annuncia una forza che coincide con la speranza di una possibile e condivisa verità futura del mondo che renda, in realtà, debolissimi i miei potenziali assassini.

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