IDEE NUOVE NELLA GRANDE TRASFORMAZIONE

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Siamo arrivati al sesto anno della nostra ‘scuola ‘. Negli anni precedenti abbiamo scavato sui cambiamenti delle nostre società e analizzato le ragioni della ‘grande crisi ‘. Ora è il momento di discutere e proporre ‘idee nuove nella grande trasformazione ‘.

Il percorso formativo è suddiviso in due blocchi. Nella prima parte discuteremo del ‘mondo in movimento ‘: parleremo delle migrazioni di popoli, delle aree di crisi del pianeta, dell’Islam e del futuro dell’Europa. Nella seconda parte metteremo a fuoco ‘nuove idee e nuove scelte ‘: ragioneremo della democrazia, dell’equità, dello sviluppo e del civismo.

Ogni lezione è tenuta da docenti di grande prestigio e ad ogni lezione seguirà una discussione in plenaria. A richiesta dei corsisti verranno organizzati anche gruppi di studio.
Le modalità di iscrizione sono molto flessibili. Ci si può iscrivere a tutto il corso, a una delle due parti oppure a singoli moduli. Comunque, i costi di iscrizione sono rimasti inalterati, compreso il contributo dimezzato degli studenti e dei giovani fino a ventisei anni.

Il progetto è di grande qualità: aiutateci a farlo circolare e a farlo conoscere, inoltratelo ad amici e a conoscenti, soprattutto ai giovani. Per tutti sarà un’occasione straordinaria di crescita culturale e civile.

LA CASA DELLA CULTURA RIAPRE E PREPARA IL SUO ‘SETTANTESIMO’

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Da oggi riapre la Casa della Cultura. Con un programma di lavoro per il 2015 – 16 che si preannuncia particolarmente intenso e stimolante. Da oggi sono a disposizione sul sito tutti i programmi ‘tradizionali’ della nostra ripresa: la ‘scuola di cultura politica’, il seminario di filosofia, il ciclo ‘i dubbi dei non credenti’, la grande letteratura del Novecento.

Ma in cantiere vi sono tante altre cose. Ragioneremo, da metà ottobre, sulla metamorfosi del sistema culturale al tempo della ‘Rete e indagheremo le ‘nuove frontiere della scienza ‘ e, da gennaio, cominceremo a discutere delle ‘filosofie del cinema’.

Tutto questo convergerà nella riflessione sul nostro ‘settantesimo’. L’atto di inizio della Casa della Cultura risale esattamente al 16 marzo 1946, quando Ferruccio Parri, il comandante delle forze partigiane e primo Presidente del Consiglio del dopoguerra, tenne la prolusione inaugurale. Cercheremo di fare rivivere la straordinaria stagione culturale milanese del dopoguerra: ragioneremo assieme di quella ‘scuola milanese’, Banfi e i suoi allievi, che furono protagonisti in Casa della Cultura e a Milano fino ai primi anni Settanta. Ci proponiamo anche di proiettare nel futuro quella grande lezione: ecco perché stiamo predisponendo un ciclo su quel pensiero illuminista che ha dato il segno più profondo alla vita culturale di Milano e che a noi sembra contenere messaggi assai preziosi anche per l’oggi.

Insomma, un progetto straordinario di ‘ritorno al futuro’: far rivivere le nostre radici, il DNA della Casa della Cultura, per costruire una nuova enciclopedia critica della contemporaneità.

Ci attende un anno di lavoro di lavoro intenso, straordinario. Ci auguriamo di poterlo svolgere, come sempre, con il conforto dell’attenzione e della partecipazione di tanti amici.

Riapre la Scuola di Cultura politica

Smartweek intervista il Direttore Ferruccio Capelli

“Idee nuove nella grande trasformazione”. E’ questo il motto con cui il prossimo 15 ottobre riaprirà i battenti la Scuola di Cultura Politica, il polo umanistico della celebre Casa della Cultura di Milano, sita in via Borgogna 3, a pochi passi dal centro del capoluogo lombardo. Un’edizione, quella di quest’anno, che si preannuncia essere più che mai fresca e coinvolgente, sia per la novità dei temi trattati, sia per le modalità con cui si terranno gli incontri.

Di questo e di molto altro noi di Smartweek abbiamo parlato con Ferruccio Capelli, direttore della Casa della Cultura, che ci ha illustrato il programma del percorso formativo e ci ha raccontato lo spirito con cui l’associazione si appresta a dare inizio a una nuova edizione.

Direttore, ci spiega brevemente cos’è la Scuola di Cultura Politica?

E’ un’idea nata circa 6 anni fa. Dalle nostre discussioni emergeva sempre la stessa criticità: la mancanza di una vera cultura politica. Così ci siamo interrogati sul fatto di proporre una riorganizzazione di idee in un modo più organico e sistematico, per scalzare la politica del giorno per giorno, che stava diventando un problema. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere in piedi questa scuola di formazione politica, che, anno dopo anno, sta diventando sempre più un’istituzione all’interno della Casa della Cultura. A chi vuole formarsi e informarsi sulle grandi questioni del mondo, noi forniamo gli strumenti adatti.

A chi si rivolge?

E’ rivolta ai cittadini, soprattutto ai giovani. Quando l’abbiamo creata, ci siamo chiesti cosa potessero pensare gli studenti e i ragazzi, che sono coloro che hanno davanti a sé il problema di dover riorganizzare una visione di quello che sta accadendo nel mondo. A parte questo, la Scuola è aperta a tutti, perché tutti i cittadini hanno il diritto e il dovere di partecipare alla vita pubblica, avere idee e strumenti per fare politica attiva. Molti dei nostri frequentatori sono diventati consiglieri comunali, sindaci o lavorano in associazioni. Noi cerchiamo di fornire gli strumenti per vivere da protagonisti la vita pubblica.

Cosa c’è di nuovo rispetto alle passate edizioni?

Ci sono grosse novità. Come avrete notato dal programma, abbiamo improntato lo sguardo verso il mondo e la geopolitica. Siamo convinti di dover andare a parare verso i temi di maggior attualità: migrazioni, Europa, ecc. Nella seconda parte del programma abbiamo voluto porre un forte accento sulle nuove idee e nuove scelte. Abbiamo lavorato così tanto sulla radice della crisi negli anni passati, che in questa edizione ci siamo sentiti in dovere di mettere al centro idee nuove per imboccare strade diverse. Due pilastri: il mondo e le nuove idee e le nuove scelte. Nel programma nulla è affidato al caso. Abbiamo ricevuto un buonissimo riscontro in termini di adesioni.

di Federico Ciapparoni. Pubblicato su Smartweek.it